IL SANTISSIMO NOME DI MARIA, SALVEZZA DELLA CRISTIANITA’
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LA BATTAGLIA DI VIENNA E IL RUOLO DI LORETO — Il Beato Marco d’Aviano, al secolo Carlo Domenico Cristofori, nacque ad Aviano (Pordenone) nel 1631. Studiò da giovane presso i gesuiti. Nel 1648 entrò nell’ordine dei cappuccini e, ordinato sacerdote, si diede all’apostolato della parola e della penna, divenendo presto famoso. Nel 1680 fu inviato in Germania dove divenne confidente e consigliere di molti principi, tra i quali l’imperatore Leopoldo I d’Austria che lo chiamava suo angelo tutelare. Fu al suo fianco nel 1683 come protagonista durante l’assedio di Vienna. Morì in quella città nel 1699 e fu sepolto nella chiesa dei cappuccini. Il Padre Marco viene considerato uno dei personaggi più importanti del suo tempo, soprattutto in riferimento al suo ruolo determinante, come cappellano generale, nella vittoriosa battaglia di Vienna dell’11 settembre 1683, definita da qualche storico “la madre di tutte le battaglie” perché ha chiuso il discorso militare con i turchi, desiderosi di occupare l’Europa, decretando il loro irreversibile declino militare ed economico. Padre Marco ha legato il suo nome al santuario di Loreto, perché dopo la vittoriosa battaglia di Vienna, mentre il re polacco Giovanni Sobieski entrava trionfante a Vienna, lui lo accompagnava mostrando un’immagine della Madonna di Loreto, alla cui intercessione fu attribuita quella memorabile vittoria. Riproduciamo nel Giornale allegato uno scritto di Padre Arsenio d’Ascoli, già “Direttore della Congregazione Universale della Santa Casa”, apparso nel suo volume “I papi e la Santa Casa” (Loreto, 1969, pp. 54ss), nel quale sono descritti gli aspetti “lauretani” della battaglia di Vienna e il ruolo di Padre Marco d’Aviano.